Introduzione:
La katana è un tipo di spada tradizionale giapponese nota per il suo aspetto distintivo e per l'abile lavorazione artigianale. Spesso associata alla classe dei guerrieri samurai del Giappone feudale, la katana ha una lunga storia che risale a centinaia di anni fa.
Ma quando la katana è diventata illegale? È una domanda che molti si pongono quando imparano a conoscere quest'arma iconica. In questo blog esploreremo la storia della legalità della katana e discuteremo quando e perché queste spade sono diventate illegali in Giappone.
Storia della legalità della Katana in Giappone:
La katana apparve per la prima volta in Giappone durante il periodo Heian (794-1185). A quel tempo, la spada era considerata un simbolo di potere e di status e solo la nobiltà e la classe guerriera dei samurai potevano portarla. Infatti, il possesso di una katana era considerato un segno di rango sociale e di prestigio e le spade erano molto apprezzate per la loro abilità e bellezza.
Tuttavia, quando il Giappone subì significativi cambiamenti politici e sociali tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, lo status legale della katana iniziò a cambiare. Nel 1876, il governo Meiji emanò l'Editto di Abolizione delle Spade, che proibiva di portare le spade in pubblico. Questa legge aveva lo scopo di modernizzare il Giappone e di allinearlo alle potenze occidentali, ponendo di fatto fine allo status privilegiato della classe dei samurai.
Nonostante l'editto di abolizione delle spade, la produzione di katane continuò in Giappone e le spade rimasero popolari tra i collezionisti e gli appassionati. Tuttavia, il loro possesso e il loro uso divennero sempre più limitati negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Negli anni Cinquanta, il governo giapponese implementò leggi severe che regolavano il possesso e l'uso delle spade, compresa la katana. Queste leggi erano pensate per prevenire l'abuso di spade e per mantenere la sicurezza pubblica.
Oggi le katana sono considerate illegali in Giappone, a meno che non siano certificate come "importanti proprietà culturali" o "oggetti d'arte". Queste spade possono essere possedute ed esposte, ma non possono essere portate in pubblico o utilizzate come armi. È inoltre illegale importare o esportare katana senza un'adeguata documentazione e autorizzazione.
Spade legali in Giappone:
Mentre le katana sono illegali in Giappone, a meno che non siano certificate come importanti beni culturali o oggetti d'arte, altri tipi di spade sono legali da possedere e portare nel Paese. Tra questi vi sono:
- Spade di legno o bokken, utilizzate per l'allenamento con la spada e la pratica delle arti marziali.
- Spade di plastica o di gomma, anch'esse utilizzate per l'allenamento e la pratica.
- Spade funzionali, come quelle utilizzate dall'esercito o dalla polizia giapponese, che possono essere utilizzate in servizio.
Dichiarare una Katana come importante bene culturale o oggetto d'arte:
Se siete collezionisti o appassionati interessati a possedere una katana in Giappone, potreste essere in grado di far dichiarare la vostra spada come importante bene culturale o oggetto d'arte. Questo processo comporta la richiesta di una certificazione da parte del governo giapponese e la presentazione di prove dell'importanza storica o culturale della spada.
Per richiedere la certificazione, è necessario presentare una domanda dettagliata all'Agenzia per gli Affari Culturali, responsabile della designazione di importanti beni culturali e oggetti d'arte. La domanda deve contenere informazioni sulla storia, l'autore e le condizioni della spada, oltre a qualsiasi documentazione o prova a sostegno della richiesta.
Una volta esaminata la domanda, l'Agenzia per gli Affari Culturali deciderà in merito alla richiesta.